PRENDERSI CURA DI CHI SI PRENDE CURA
IL PERCHÈ DI UNA FORMAZIONE RIVOLTA A CAREGIVER E FAMILIARI CURANTI
Le attività e i progetti dell’Associazione si rivolgono prettamente al benessere della persona con Parkinson. Tuttavia, recente è la presenza del bisogno di includere anche coloro che si prendono cura. Attraverso confronti con soci e famiglie abbiamo percepito l’esigenza di creare momenti dedicati esclusivamente alle persone che ogni giorno aiutano a convivere con il Parkinson e che, a loro volta, hanno bisogno di attenzione. E quale attenzione potrebbe rivelarsi maggiormente utile in quanto risorsa e nuova possibilità? Questa domanda ha animato diversi momenti di incontro con professionisti sanitari e ha portato come risposta la volontà unanime di dare concretezza “al prendersi cura” attraverso informazioni pratiche, ovvero azioni concrete finalizzate ad affrontare gli sgambetti che, a volte, il Parkinson fa. Ad esempio, sappiamo che nel tempo possono insorgere difficoltà di movimento, noto è il freezing. Come possiamo essere d’aiuto in quegli istanti in cui il passo sembra non arrivare? Oppure, capita che le parole arrivino lontane, soffocate. Quali consigli possiamo dare per mantenere in allenamento il timbro della voce e mantenere una buona articolazione e pronuncia? Per affrontare queste complessità, che sono alcune delle complessità del Parkinson, è bene non farsi cogliere impreparati. Ecco perché abbiamo voluto caratterizzare le giornate come “formative”: opportunità per apprendere strumenti e abilità che permettono di non essere colti di sorpresa, rendono competenti e capaci di affrontare le criticità nel modo più corretto lasciando svanire paure e ansie che renderebbero il tutto più difficile.
Saranno affrontati, inoltre, aspetti della sfera psicologica, emotiva, l’importanza di una rete sociale che rappresenti, sia per la persona con Parkinson, sia per i caregiver e familiari curanti, una porta aperta verso la società, evitando di cadere nella trappola dell’isolamento.
La partecipazione alle giornate è libera, aperta a tutti coloro che si prendono cura perché crediamo che il progetto sia una manifestazione di cittadinanza attiva, attenta al sociale, attenta alle fragilità e certa che il fare rete sia il valore più grande e utile che vi possa essere.
Andreanna Bayr, Presidente Associazione Parkinson Trento ODV.