Arte e comunicazione sociale

Il confronto intergenerazionale per sensibilizzare la comunità

Obiettivo nuove generazioni coinvolge studenti e persone con Parkinson, portandoli a interagire e confrontarsi.
Quanto è importante questa relazione per entrambi?
Ne parliamo con Mirella Florian, socia dell’associazione, che ci racconta il suo coinvolgimento nel percorso che vede protagonista la Scuola Ladina di Fassa-Liceo artistico “Giuseppe Soraperra”, Pozza di Fassa.

Quanto è importante per i giovani confrontarsi con persone che condividono il cammino di quotidianità con il Parkinson? E, allo stesso tempo, quanto è importante per le persone con Parkinson entrare in relazione con i giovani?
Ritengo che il confronto intergenerazionale sia molto importante, al di là della condizione di Parkinson, in quanto stimola l’acquisizione di nuove conoscenze. È un dare e avere che giova ad entrambe le generazioni poiché favorisce l’instaurarsi di valori, quali solidarietà e affiatamento, in grado di mantenere la coesione nella società assicurandone quindi il suo benessere. Per noi che viviamo questa condizione, poter esprimere ai giovani quello che proviamo è liberatorio e nello stesso tempo ci permette di trasmettere un messaggio di speranza.

Utilizza la parola “condizione”.
Mi piace definire il Parkinson una condizione e non una malattia perché, di solito, da una malattia si guarisce, dal Parkinson no.

Quali sono stati i temi affrontati durante gli incontri presso il Liceo Artistico “Giuseppe Soraperra”?
Con le testimonianze condivise, tra cui la mia e quella di Massimo Molinari (socio dell’associazione), abbiamo portato l’attenzione al rispetto delle diversità e della riduzione di pregiudizi e discriminazioni. Anche con il Parkinson è possibile vivere una vita normale, fatta di relazioni che permettono ancora di lavorare per gli altri, mantenendo la socialità, senza mettersi in disparte. Durante l’incontro i ragazzi, così come i loro docenti, hanno mostrato molta attenzione e sono sicura che quanto detto abbia suscitato in loro una riflessione che entrerà a far parte del bagaglio esperienziale di ciascuno. I giovani proseguiranno la loro crescita personale nella conoscenza di particolari condizioni, come il Parkinson, che serviranno per farli diventare cittadini attivi e rispettosi delle diversità.

Quale valore porta in sé il declinare un tema sociale in un percorso di formazione artistico?
Credo sia importantissimo declinare un tema sociale come il Parkinson anche in un percorso artistico e per questo ringrazio Jessica Rinaldi coordinatrice del progetto Obiettivo Nuove Generazioni per aver voluto coinvolgere il liceo artistico della Valle di Fassa.  L’arte è un mezzo di comunicazione sociale, con l’arte e la creatività viene veicolata non solo la bellezza di un prodotto artistico ma si può andare oltre. Le classi coinvolte nel progetto, sotto la guida dei loro docenti, sono chiamate a fissare l’attenzione sugli obiettivi dell’Associazione Parkinson di Trento che prevedono, attraverso una maggiore conoscenza di chi vive la condizione di Parkinson, un’azione di sensibilizzazione in grado di coinvolgere l’intera comunità.

Le criticità possono rivelarsi stimolo di resilienza per le nuove generazioni?
In tutte le attività ci possono essere degli ostacoli, delle difficoltà ma se queste vengono considerate opportunità di crescita rendiamo resilienti le giovani generazioni che rafforzeranno la loro capacità di riorganizzarsi in chiave positiva. Servirà a loro anche nelle esperienze di vita che faranno una volta terminato il percorso liceale.

 

 

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