VOLONTARIATO
UN MONDO CHE EVOLVE IN SINERGIA CON LA SOCIETÀ
Nel romanzo Il barone rampante, Italo Calvino scrive che “le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti delle singole persone e dànno la gioia che raramente s’ha restando per proprio conto…”. Un pensiero che ben si accompagna anche alla realtà del volontariato. Entrare a fare parte di associazioni nelle quali l’impegno di ciascuna persona è un pezzetto dell’impegno collettivo verso servizi rivolti ai cittadini, è un valore da non trascurare.
Il mondo del volontariato si muove ed evolve in sinergia ai cambiamenti che interessano la società, non può esserne indifferente per il rapporto stretto che lo vede interprete dei bisogni sociali e protagonista attivo nel trovare soluzioni che, seppur non in toto, possano almeno in parte compensare esigenze e necessità presenti. La recente riforma del Terzo Settore ha collocato le associazioni in un panorama normativo il cui obiettivo, tra i tanti, è quello di volgere lo sguardo al futuro poiché il sistema del volontariato dispone di una varietà di mezzi e risorse tecnologiche attraverso cui poter ampliare le proprie modalità di vicinanza alle persone.
Il volontariato rappresenta, infatti, una via alla cittadinanza attiva e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile prevede l’ECG, ovvero l’Educazione alla Cittadinanza Globale il cui scopo è formare una cittadinanza attiva e responsabile attraverso solidarietà, eguaglianza, giustizia, inclusione e cooperazione.
Il “volontario” è colui che compie un’azione di propria volontà e il concetto viene ripreso nell’articolo 17 del codice del Terzo Settore: “ll volontario è una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche per il tramite di un ente del Terzo Settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà”. Scegliere di essere volontario significa scegliere di dedicare competenze e parte del proprio tempo in favore di realtà attive verso il bene sociale divenendo portatori di un’attenzione etica ai valori e principi che potremmo riassumere nella parola “solidarietà”. E la solidarietà è stata, è e sarà sempre tassello indispensabile del variopinto mosaico della società.
Una ricerca sulle motivazioni al volontariato svolta negli anni ‘90 e narrata nel numero 7 dei “Quaderni di Volontariato” edito dalla Fondazione Italiana del Volontariato, mostra peculiarità ancora attuali: ad esempio, la scelta dell’Associazione avviene perché si ha fatto esperienza di un determinato bisogno o di una determinata situazione e, quindi, la scelta è legata al coinvolgimento;
si decide di divenire volontario perché, a un certo punto della propria vita, si ha maggior tempo a disposizione; l’essere attivo nel sociale permette di sentirsi utili, provando gratificazione verso se stessi e verso gli altri. Inoltre, interessante è la prospettiva (anch’essa attuale) per la quale il volontariato ci sarà sempre in quanto presenza costante che opera e aiuta l’assistenza pubblica in un miglior funzionamento.
Sono tutti aspetti che sopravvivono ai tempi, a conferma di quanto le Associazioni di Volontariato rappresentano riferimenti e risorse importanti.
Tra i 24 punti della Carta dei Valori del Volontariato, realizzata nel 2001, nella sezione dedicata alle organizzazioni del volontariato, si legge: “le organizzazioni di volontariato perseguono l’innovazione socio-culturale a partire dalle condizioni e dai problemi esistenti. Pertanto, propongono idee e progetti, rischiando e sperimentando interventi per conto della comunità in cui operano. Evitano in ogni caso di produrre percorsi separati o segreganti e operano per il miglioramento dei servizi per tutti”. L’essere partecipi nel concretizzare progetti che migliorano la comunità e, conseguentemente, anche la relazione della stessa con le associazioni di volontariato è un aspetto che rientra proprio nelle finalità della recente riforma e mette in luce il ruolo attivo della comunità nel processo solidale.
Essere volontario significa, quindi, essere partecipe alla vita della comunità affinché il volontariato possa esserne radice forte, oltre che rappresentare un nuovo strumento di educazione per una sostenibilità che passa anche dalle relazioni sociali.
Francesca Girardi, collaboratrice editoriale