A cura di Antonietta Tomasulo, Presidente Associazione Parkinson Trento ODV
Sul prestigioso giornale “Nature-Scientific Reports” è stato pubblicato un articolo relativo ai risultati ottenuti con uno studio pilota che ha coinvolto 24 soci dell’Associazione Parkinson Trento per un periodo di quattro mesi.Scopo dello studio è stato quello di implementare un protocollo di intervento fisioterapico complementare sul Parkinson, paragonando due attività, entrambe di gruppo: fisioterapia (con fisioterapisti esperti in malattie neurologiche/neurodegenerative) ed esercizi di danza Tango Argentino (adattato alle esigenze Parkinson). I soci sono stati divisi in due gruppi e valutati per i loro miglioramenti motori e neuropsicologici sia prima sia dopo i quattro mesi di attività, svolti con una cadenza di due volte a settimana.
I risultati sono importanti ed evidenziano il ruolo cruciale che hanno le attività fisiche di gruppo nella stabilizzazione e rallentamento della progressione della condizione di Parkinson. Si è dimostrato come entrambe le attività portino a un miglioramento di stabilizzazione e di capacità cognitive, con significativi miglioramenti nel bilanciamento statico e dinamico. Entrambi gli interventi hanno similari effetti benefici sullo specifico aspetto del linguaggio- Action Naming. Inoltre, questo è il primo studio che dimostra come il Tango porti in aggiunta notevoli benefici in riconoscimenti emotivi facciali.
Da questo studio si può quindi evincere che le terapie complementari basate sulla danza, in particolare il Tango Argentino (adattato), possa essere una efficace strategia per limitare la patologia del Parkinson: un buon motivo in più per iscriversi a lezioni di Tango di gruppo!
L’articolo a cui si fa riferimento – Tango and physiotherapy interventions in Parkinson’s disease: a pilot study on efficacy outcomes on motor and cognitive skills da G. Rabini et. al. Scientific Reports (2024) 14:111855 Nature Portfolio https://doi.org/10.1038/s41598-024-62786-6- – è frutto della collaborazione di un team multidisciplinare di professionisti provenienti dal CIMeC-Centro interdipartimentale Mente\Cervello, Università di Trento, dal Dipartimento Specialità Medico-Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica (DSMC) Università di Brescia, e dall’Unità Neurologica dell’Ospedale di Rovereto, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento (APSS).